Gio Urbinati

Gio (Giovanni) Urbinati (Rimini 1946-2023) si è dedicato all’arte della ceramica tra fedeltà a valori quali la “ricerca delle origini” e il “rispetto della tradizione e della memoria” e la sentita partecipazione a inquietudini moderne come la “poetica del frammento” e la “dissacrazione ironica”. Nel puzzle ordito da Urbinati tanti sono i ponti gettati tra la grande tradizione dell’arte e una modernità fatta di oggetti comuni, installazioni, riferimenti alla cultura bassa e istantanee di momenti precisi.

Urbinati ha percorso tutte le vie della terra verso il colore e la luce: dalla maiolica al raku, dal semire, al grès e alla porcellana. Parimenti vastissimo è il suo repertorio formale e iconografico (ciotole e oggetti d’uso, figure, pannelli di piastrelle tutte diverse per materie e figurazione, onde, mostri, vasi mito, alzate, isole, cattedrali, iconiche case, grandi foglie, tappeti e portali) in cui prevale un desiderio di racconto dotato di una forte carica popolaresca, antiretorica, ironicamente colta e poeticamente caustica.
Culture delle più diverse origini, arte antica e moderna, passato e presente convivono nel puzzle di Urbinati e trovano conciliazione sotto il segno di una regia espressiva irriducibile a precisi canoni e a confortanti ideologizzazioni di comodo.

– Franco Bertoni –